(detto
Dom). Uomo politico maltese. Laureatosi a Oxford in Ingegneria,
tornò a Malta nel 1944 ed entrò nel Partito laburista,
contribuendo alla sua riorganizzazione e assumendone la direzione nel 1949.
Primo ministro del Governo coloniale dal 1955 al 1958, dopo che Malta
acquistò l'indipendenza (1962) fu alla guida dell'opposizione. Nel giugno
1971, in seguito alla vittoria elettorale del suo partito, assunse
contemporaneamente la carica di premier e di ministro degli Esteri,
intraprendendo una decisa azione per favorire un'effettiva indipendenza
dell'isola dalla Gran Bretagna; ruppe altresì ogni legame con la NATO per
avvicinarsi ai Paesi non allineati. Nella primavera del 1981, una dichiarazione
ufficiale del Governo italiano garantì anche militarmente la
neutralità di Malta. Con la vittoria del Partito laburista alle elezioni
del 1981,
M. venne confermato per la terza volta capo del Governo
maltese. Nel 1980 si incrinarono i rapporti con la Libia, fino alla rottura del
patto d'amicizia e all'interruzione di ogni cooperazione e collaborazione
libica. Per assicurare l'indipendenza e la neutralità dell'isola,
continuamente minacciata dalle provocazioni americane e dalla presenza di armi
nucleari nel Mediterraneo, specialmente in relazione all'installazione dei
missili Cruise a Comiso,
M. firmò a La Valletta un trattato
d'amicizia con il colonnello Gheddafi, in cui i due Paesi si impegnarono
reciprocamente a una cooperazione sul piano strategico, militare, politico ed
economico. Nel 1984
M. lasciò la carica di primo ministro a
Carmelo Mifsud Bonnici (n. Malta 1916).